Reseña del libro "Ritratti e Profili (en Italiano)"
Ritratti e Profili Vive, più che ottuagenario, uno dei rari uomini cui nel mondo di là non sarà chiesto conto d'aver perduto tempo sopra la terra. O col braccio o col pensiero lavorò sempre e lavora; uomo di spada per educazione e per natura, fu apostolo di pace per volontà, e per la pace parla, scrive, viaggia infaticabile. Nacque a Bacs in Ungheria nel 1825; fu da giovane ufficiale nell'esercito austriaco; nel 1849, trovandosi a militare in Lombardia, passò dalla parte dei Piemontesi, e da quel momento la sua vita fu per l'Italia. Lo conobbi in quell'anno. E dicendo io questo, mi sembra che chi legge debba sorridere incredulo. Così facevamo noi giovinetti, quando udivamo i nostri vecchi raccontare d'aver veduto Napoleone o qualche suo gran generale. Era mai possibile che, essendo ancor vivi, avessero visti uomini d'un mezzo secolo indietro? Dunque io conobbi quell'ungherese nel 1849. Era un giorno d'aprile, forse dei primi; si sapeva già da una settimana che eravamo stati vinti a Novara. Avevano portata la notizia fin lassù negli Appennini liguri i fuggiaschi, ancora avanti che l'avesse recata la posta, che a quei tempi tornava una o due volte la settimana. E del resto era passata nel mio paese una carrozza misteriosa, con entro un vecchio avviluppato ...